Luce Luce Luce....forse tra un pó ti chiamo giusto per sentire come va, ma visto che sono in ufficio nn posso raccontarti proprio tutto tutto.... cosí te lo scrivo qui, in una mail che sicuramente leggerai domani. qui tutti si erano dispiaciuti per la mia partenza, ma non poco...qui intendo in ufficio: persino il capo del personale mi é venuto a dire che sarei stato il benvenuto in futuro, se avessi risolto le mie cose in italia, "prima del previsto" mi diceva...ne sono stato lusingatissimo; si sa che non sono stupido e mi sono dato da fare per risolvere un pó di cose che non vanno, giornalmente o cose o piú complesse, dove bisognava usare un pó di quel senso pratico che non mi manca....quindi figurati!! ho formato (training) i nuovi quando sono arrivati!! una sensazione mi diceva cose strane; quando si decide di ritornare non si cambia idea repentinamete a meno che non accada quel qualcosa di "cambiante"...ti voglio dire che durante il periodo súbito antecedente alle mie partenze (dopo parecchio tempo trascorso all'estero) sempre, e ti dico sempre mi raggiungeva un senso di appagamento perché avevo terminato e tirato fuori quantomeno il minimo indispensabile per essere sufficientemente contento dell'esperienza....questa volta invece non era arrivato, non ancora...ma era solo una sensazione...ero pronto al rientro...il gran rientro...da vincitore certamente!! La Spagna non é cosí: ti stanchi poi ti viene voglia di rimanere, poi di nuovo ti manca il mare ma ti capitano le cose belle e pensi ad altro..poi ... poi... poi... ma non ti voglio parlare di queste cose: te le diró di persona....il 1º aprile torno a bari ma..................c'é il ritorno...luce ho il ritorno a madrid!!! aspetta, continua a leggere...Fino a stamane dovevo tornare per sempre (e neanche diciamo tanto dai! ejeej) poi una telefonata mi ha turbato, parecchio...ho parlato con mio padre degli ultimi sviluppi del progetto ad ostuni...bhé ti posso dire solamente che, non per nostra volontá certamente, ci hanno fatto un bidone (abbastanza grosso) e tutto ció che avevamo programmato é slittato nel tempo di non si sa ancora quanto...non poco. mio padre, visto che + o - gli ho raccontato dove e come sto lavorando e visto quello che NON dovrei fare da quelle parti, mi ha vivamente consigliato di rimanere qui ancora per un pó... di tutto sono contento, tranne di non rivedere te, (il voi obbligatoriamente veritiero) visto che da un pó ti abbiamo lasciato lí, a prenderti cura di te stesso...io credo fermamente nell'amicizia e di questo ne sono ogni giorno piú convinto; non riesco a capire quali e quanti cambiamenti fino a d ora mi hanno portato su certe strade, ma in quest'ultimo periodo...madre mia!! quasi non ci credo...non ho chiesto nulla e poi.....bhá.....al momento della veritá.... tutto si sta compensando...ma per quanto possa dare e togliere....non cambia il fatto che il mio num di casa non avrá ancora per un pó il 0 8 0 ... ti chiamo tra un pó! ti prego di comprendermi, di capire la situazione di cazzo che si é creata intorno alla masseria e di cercare di venire a trovarmi piú spesso... ti voglio bene luce, mi manchi! ma dei due mali lo sai che sono quello che per definizione sempre ha scelto e sceglierá quello minore....aspetta che il tranne anche qui é d'obbligo:.....: in amore questo non vale...in amicizia voglio che ci si comprenda al massimo..non voglio darti le mie scuse, figurati...ma vorrei solo che mi comprendessi, qui non mi mancano cose che a bari solo potrei sognare....mi mancate voi e questo vi rende indispensabili nella mia vita...ma c'é ancora da spettare ancora un pó. ciao luce un abbraccio....forte forte...ci vediamo tra un mesello.tvb
può piacermi come sei
ma io non sono come te
grassa e brutta anima
senza finestra
senza finestra
rispettandoti potrei
accettare come sei
ma io non sono come te
senza finestra
senza finestra
let it be love!
puoi piacermi come sei
ma io non sono come te
senza finestra
senza finestra
senza finestra
sin da quando ero bambino
com'è strano il sapore
che riesco a sentire
male di miele
male di miele
male di miele
male di miele
Ti ho vista spergiurare
che lo seguirai
Nel vento e nella neve
per lui morirai
Ma il mio ruolo è il pensiero malvagio
Che ti porta via con se
Perchè se vuoi i colori
Stai attenta a te
La notte è la sorella,
può nasconderti
Quando fra le sue braccia
riesci ad accenderti
Proprio mentre un pensiero malvagio
Ti porta dritto a me
Perchè tu vuoi i colori
Stai attenta a te
Nella neve e nel gelo
Stai attenta a te
So che un braccio dopo l’altro
porterò a destinazione
questo corpo calpestato
dalle tue rigide mancanze.
Ho attraversato giorni
da diluvio universale,
ora so scivolare sull’acqua...
è una questione orizzontale.
Scivolerò sui tuoi rimpianti
mai pianti con me.
Scivolerò, ma il tuo amore dov’ era?
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro non ceda.
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro mi segua.
La ruota davanti m’implora
di non insistere con la pressione.
Il cuore sul manubrio
sembra pronto a decollare.
Hai trasformato pianure
in salite devastanti,
ora tornerò a sognare
coi miei occhi scintillanti.
Aumento la distanza,
il vantaggio su di te
e non aspetto che qualcun altro provveda.
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro non ceda.
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro mi segua.
I piedi toccano terra,
comincerà la resurrezione.
E’ l’ultima parte di fuga,
vedo la polvere che si solleva.
Fuori da un passato confuso
con dentro l’alibi di una visione,
continuerò la corsa,
ma non sono più preda.
Tengo al minimo il battito,
che il respiro non ceda.
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro mi segua
Stai perdendomi
e quando accadrà
il demonio del grande rammarico
il tuo girovagare dovrà
fuggire ovunque,
inseguito dalla colpa.
Di quel che sciupasti
ben più sciuperai
fra i timori e l'inettitudine,
e a ogni persa occasione o viltà
la mia fine in te
crescerà come un'onta.
Canta il bene che mi vorresti,
chiusa tra le catene
di un'incomprensibile prigione
che ti opprime.
Canta il nulla che prenderò
dalle folli tue pene,
e non ti è di consolazione sapere
che son figlie anch'esse di me.
Sto guardandoti... Mi senti...lo so
ma non serve a farmi raggiungere
da un afflato di umanità.
E apatia mi dai, anelando alla dolcezza.
Canta...
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Guardandomi come fossi altro
ma volendomi bene come me stesso
davanti allo specchio
con l'impossibile voglia di stringermi,
baciarmi e di darmi coraggio

SIGNORINA PRIMA VOLTA


L'adolescenza finisce quando perdi una persona cara;

La giovinezza finisce quando ti rendi conto che la morte esiste.
caro luce!
tutto procede benone e fortunatamente senza troppe riflessioni:
prendo quello che mi attraversa la strada e lo apprezzo pienamente...
la primavera non arriva e quanto l'aspetto!
..salutami juan a hiroshima...
dai un abbraccissimo a tutti i nostri amici, chekko, sibbi, mitguel, alla tua elix, al nostro mare, ai nostri posti...alle nostre fantasie...ti stringo forte

Caro XXXX

torno a Hiroshima giovedi

via e vai mon amour

se Giappone è matrix,

Italia e quasi un tentativo di pseudo-matrix

se le donne sono donne

gli uomini sono ombre

se lo dico è perche non lo so

Ti aspetto a Hiroshima

andremo in montagna a mangiare il gelato

con il nulla vicino alla luna

saluti

Juan Carlos










...come le marionette sul teatrino...



...un americano per non dimenticare...





mi mancherai...ora sono la metà di niente...piango per te e bacio il profumo del tuo cappello...

Perchè la vita è nostra e noi dobbiamo viverla..quando la perdi una volta è persa in ogni dove.

FRIENDS WILL BE FRIENDS

...il quarto posto era vacante.. il controllore ha fatto accomodare il barbone..che poi dite che non lo sapevate..iè veeer..adesso sono partito..adesso sto nel limbo.senza voi sarà dura. un bacio, due, tre, anzi per tutte levolte che siamo stati in paradiso..e qunte sono? :-)

...noi avevamo il linguaggio segreto...

Turchia, ucciso lo scrittore Hrant Dink si batteva per i diritti delle minoranze
ANKARA - Lo scrittore e giornalista turco di origini armene Hrant Dink è stato ucciso a Instanbul davanti alla redazione di Argos, il giornale di cui era direttore. L'intellettuale, che da tempo si batteva per i diritti umani, è stato assassinato con quattro colpi di arma da fuoco: due lo hanno raggiunto alla testa, gli altri in varie parti del corpo. Più volte perseguito dalla giustizia turca, il giornalista era considerato uno degli esponenti di maggior spicco della comunità armena ed era famoso per aver qualificato come genocidio il massacro degli armeni commesso sotto l'impero ottomano. Una posizione che gli aveva procurato l'ostilità dei nazionalisti turchi che rifiutano il termine genocidio. Secondo quanto riporta la Cnn, Dink aveva ricevuto recentemente minacce di morte da parte di nazionalisti che lo consideravano un traditore. Durissima la reazione del premier turco Erdogan che ha definito l'assassinio "un attentato alla pace e alla stabilità del Paese" e ha asscicurato che "sarà fatto il possibile per catturare al più presto il killer". E da Ankara giunge la notizia dell'arresto di due persone. Dink, 53 anni, aveva fondato Agos, la rivista voce della comunità armena, e scriveva anche per i quotidiani nazionali Zaman e Birgun. Nato nel '54 a Malatya (Turchia), viveva a Instanbul da quando aveva sette anni. Si era formato nella scuola armena, poi si era laureato in zoologia all'Università di Instanbul pur continuando a dedicarsi agli studi di filosofia. Attivista per la democratizzazione delle Turchia, dalle colonne del suo giornale si batteva per i diritti civili e delle minoranze e per la ricerca del dialogo tra turchi e armeni.
Dink era stato processato per violazione dell'articolo 301 del codice penale - la cui modifica è stata più volte richiesta anche dall'Unione europea - che è servito da base per tanti procedimenti giudiziari contro intellettuali che contestavano la tesi ufficiale sulla questione armena. Secondo il sito del Pen american center, durante le udienze del processo i nazionalisti avevano inscenato proteste violente chiedendo una punizione per Dink. Nell'ottobre 2005 il giornalista era stato condannato da un tribunale di Instanbul a sei mesi di prigione con la condizionale per "insulto all'identità nazionale turca" per aver scritto un articolo sul genocidio del 1915. La pena era stata poi sospesa. "La morte di Dink - commenta il Consiglio per la Comunità armena di Roma proclamando il lutto - è frutto della cultura dell'odio verso gli armeni che ancora resiste nella frange estremiste della società turca. Un odio alimentato dal potere di Ankara. Ma l'assassinio di Dink è, purtroppo, anche il frutto di quell'opportunismo politico, di quegli interessi economici, di quella indifferenza che alberga in taluni settori della società europea ed italiana".

Nel cielo di cenere affonda il giorno dentro l'onda
sull'orlo della sera temo sparirmi anch'io nell'ombra
la notte che viene è un'orchestra di lucciole e ginestra
tra echi di brindisi e fuochi vedovo di te
sempre solo sempre a parte abbandonato
quanto più mi allontano lei ritorna nella pena di una morna
e sull'amore che sento soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'è grande la notte e il pensiero tuo dentro nascosto
nel buio e nel mar
grido non più immaginare ancor
tanto qui c'è soltanto vento e parole di allora
il vento della sera sarà che bagna e poi s'asciuga
e labbra che ricordano e voce e carne che si scuote sarà
sarà l'assenza che m'innamora come m'innamorò
tristezza che non viene da sola e non viene da ora
ma si nutre e si copre dei giorni passati in malaora
quando è sprecata la vita una volta è sprecata in ogni dove
e sull'amore che sento soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'è grande la notte e il pensiero tuo dentro nascosto
nel buio e nel mar
grido non più immaginare ancor
quel che tanto è soltanto vento e rimpianto di allora
il vento della sera sarà che bagna e poi s'asciuga
e ancora musica e sorriso sarà
e cuore che non tace
la schiuma dei miei giorni sarà che si gonfia e poi si spuma
sarà l'anima che torna nella festa di una morna

La chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore, metteva l'amore,
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.
Appena scese alla stazione
nel paesino di Sant'Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.
C'è chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa né l'uno né l'altro
lei lo faceva per passione.
Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie.
E fu così che da un giorno all'altro
bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette
a cui aveva sottratto l'osso.
Ma le comari di un paesino
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all'invettiva.
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole argute:
"il furto d'amore sarà punito
- disse- dall'ordine costituito".
E quelle andarono dal commissario
e dissero senza parafrasare:
"quella schifosa ha già troppi clienti
più di un consorzio alimentare".
E arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi con i pennacchi
e arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi e con le armi.
Il cuore tenero non è una dote
di cui sian colmi i carabinieri
ma quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono malvolentieri.
Alla stazione c'erano tutti
dal commissario al sagrestano
alla stazione c'erano tutti
con gli occhi rossi e il cappello in mano,
a salutare chi per un poco
senza pretese, senza pretese,
a salutare chi per un poco
portò l'amore nel paese.
C'era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva "Addio bocca di rosa
con te se ne parte la primavera".
Ma una notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.
E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
chi si prenota per due ore.
Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.
E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l'amore sacro e l'amor profano.
sogna...
la panchina lunga
in tre
l'orientale, lui, io ... distante
intonano la stessa nota
si fermano
volano per un istante
si ferma, lei continua
contatto fisico
lei ... viene via con me
i bicchieri sono uguali
sono amaro
Sotto nuvole bigie, ieri sera, Varsavia è andata a dormire tra memorie, dubbi e rimpianti d'un rigore morale perduto. Per la prima volta nella loro storia, i polacchi temono di non poter più credere nella Chiesa.

Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nella tu grande bontà cancella il mio peccato. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami al tua lode; poichè non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umilato, Dio, tu non disprezzi.

A te grido, Signore;
non restare in silenzio, mio Dio,
perchè, se tu non mi parli,
io sono come chi scende nella fossa.
Ascolta la voce della mia supplica,
quando ti grido aiuto,
quando alzo le mie mani
verso il tuo santo tempio.
Non travolgermi con gli empi,
con quelli che fanno il male.
Parlano di pace al loro prossimo,
ma hanno la malizia nel cuore.
Ripagali secondo la loro opera
e la malvagità delle loro azioni.
Secondo le opere delle loro mani,
rendi loro quanto meritano.
Poichè non hanno compreso l'agire del Signore
e le opere delle sue mani,
egli li abbatta e non li rialzi.
Sia benedetto il Signore,
che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera;
il Signore è la mia forza e il mio scudo,
ho posto in lui la mia fiducia;
mi ha dato aiuto ed usulta il mio cuore,
con il mio canto gli rendo grazie.


Passegiavo con un amico... in compagnia di me stesso.

Spesso mi capita di fermarmi per un pò, la mia attenzione attratta da situazioni...le più diverse. Mi fermo. Mi piace guardare la gente.

Tre cagnolini di peluche colorati e un gattino nero a cui era stata tirata la corda facevano capriole...fermi in un angolo di strada.

Erano lì... esche per i bambini che si fermavano in tanti... rimanevano incantati ed io incantato a vedere i bambini incantati.

Tutti volevano il gattino nero... e insistevano per averlo, senza neanche accorgersi del resto della ciurma.

Tutti hanno ricevuto, in cambio del loro silenzio, il cagnolino arancione.

Perchè il gattino nero è brutto.

No a mamma...brutto quello...non vedi che è nero, prendiamo quello colarato.

E i bambini, andando via, con la mano tesa verso il loro amichetto nero gli davano un ultimo sguardo...per sempre lontani.
Tratto da: 'Storie di vita, la mia'
eravamo venticinque tra i 27 e i 35 anni....tutti laureati....nessuno aveva un posto di lavoro fisso...
eravamo venticinque tra i 27 e 29 anni....un laureato, io....in ventiquattro avevano un posto di lavoro fisso...
C'è qualcosa che non va... o no?
Certe cose sono sotto gli occhi di tutti, ma nessuno le vede...proprio come la prima parte di questo post...nero su nero...cazzo guardate meglio.
Cito a memoria Pier Fedinando Casini:
'Siamo sull'orlo di una probabile rivoluzione generazionale'
e
'Ogni idea, a seconda del momento storico, puo' essere utopia o politica'

Perchè cerchi di trasformare il tuo amore in odio?

Perchè non posso darti quello di cui tu hai bisogno, quello che vuoi e che credi ti spetti di diritto. Io non sono quello che tu vuoi che io sia, io non do quello che tu vuoi ti venga dato, io non rientro nei canoni di comportamento che la tua esperienza di vita e la tua istruzione ti hanno imposto di pretendere... Io non do se non quello che sento di dare e se niente do, dal tuo punto di vista, è perchè niente, dal tuo punto di vista, ho dentro. Non sei stata addestrata ad amare il niente, nessuno lo è, ma ad amare la costante e monotona orchestra di cure e coccole con i soliti alti e bassi fisiologici di una coppia 'normale'....Ma l'abilità del suonatore io l'ho persa strada facendo perchè mi è stata rubata da gente che come te la pensava...Io sono Io, così, vuoto, senza nient'altro, dento di me, che il mio essere spoglio e privo delle 'convenzionali' dimostrazioni dell'essere amante, privo dell'arte di suonare e incantare la preda ammaliata, vero. Amami per quello che sono ora e che sono diventato. Tornare indietro non so se sia possibile..il mio bagaglio mi è stato rubato e il suo contenuto smarrito... Ora che mi hai, sarai sempre sola..te lo dissi una volta..ma tu hai voluto continuare. Io ti amo a mio modo...non potre amarti in nessun altro modo e tu hai deciso di odiarmi e di persegutarmi per il resto dei tui giorni. Prego fatti avanti..io sarò fermo a guardare la tua passionale lotta contro una persona la cui unica colpa è stata quella di essere un 'diverso'...nella profonda speranza di trovare qualcuno che possa amare il mio essere nudo per quello che è!!
'ho sempre rifiutato d’essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi. Preferisco essere seriamente preso per quello che non sono, ignorato umanamente, con decenza e naturalezza. Niente mi farebbe indignare di più del fatto che in ufficio mi considerassero diverso. Voglio godere con me stesso l’ironia del fatto che non mi trovino diverso. Voglio questo cilicio: che mi credano uguale a loro. Voglio questa crocifissione: che non mi ritengano differente. Ci sono sacrifici più sottili di quelli che conosciamo sui santi e sugli eremiti. Ci sono supplizi dell’intelligenza come ce ne sono del corpo e della volontà'

Oggi sono stato felicissimo di sentirti...quando mi chiami fallo squillare tanto perche' la suoneria e' bassa e non la sento...Sono appena tornato in albergo, ho provato a chiamati ma sia il cell che casa sono occupati. Juan Carlos mi ha lasciato circa un ora fa e ho fatto un giro in centro da solo...poi sono finito nel Peace memorial Park...li c`e` un edificio, l`unico, sopravvissuto alla bomba....Ho pianto, in ginocchio, ho chiesto scusa...niente del genere deve piu` ricapitare..Ho pianto come un bambino davanti allo scheletro che avevo davanti. Mai piu`....
Mi e` sembrata fosse passata un`eternita`da allora...tutto passa, tutto e` passato, siamo passeggeri di un mondo di cui non conosciamo la destinazione...ma il mezzo non e` nostro, non possiamo distruggerlo perche` non ci appartiene...e` li` l` errore..pensare che tutto questo sia nostro...non e` cosi`TI AMO amore mio e vorrei di te fare quello che la primavera fa dei mandorli.....Notte, io vado a letto.

Ricevo le paranoie dal mondo.

Le paranoie sono le paranoie della gente: i politicanti, i gerarchi, gli pseudoscienziati bigotti, tutti coloro che sottragono tempo alla vita vera che conduce passo dopo passo alla conoscenza della parte piu intima del proprio essere uomini che si puo raggiungere solo e soltanto vivendo quotidianamente in semplicita', a contatto vero, puro, semplice con gli animi delle persone. Rinunciano a cio' perche hanno paura di scoprisi, di rivelare a se stessi il loro IO, di conoscersi....questa gente ha paura di restare sola, di riflettere, di pensare davvero, fuori dai 'normali' canoni del pensiero, fuori dal cubo di oro che conserva in salamoia il loro imbalsamato cervello...Il loro unico scopo: salire sempre più in alto nelle mobili scale costruite da matrix fino a raggiungere il piano del potere, il più lucente, il più dorato e brillante, senza rendersi conto che quel cazzo di piano, a guardarlo BENE, e' vuoto porca puttana bastarda: altro non e' che il fondo della vita...credevano di salire e invece scendevano. Eistein disse: 'e la Natura non si fece forzare a fare quello che era contro la sua stessa natura fare'. Ecco perche' era un grande, aveva capito tutto. E' sbagliato il loro approccio: il voler vedere quello che si aspettano di vedere, voler vedere dal di dentro quello che invece sta fuori cazzo....forzando così il concetto che cerca di spiegare il fatto naturale, adattandolo al loro modo di vedere...Brutti pazzi stronzi...più soldi hanno e più distorcono il vero, piu creano menzogne. Plank: 'non avevamo soldi e ci mettemmo a pensare'..esatto. Chi non ha soldi pensa e chi pensa davvero si avvicina alla VERITA' Potrei continuare per ore ma sono stanco amore mio, ieri mi sono fatto di sake con Juan Carlos e altri amici e abbiamo parlato fino a tardi. E' stata una serata gradevolissima. Lui oggi e' andato via e mi ha invitato ad andarli a trovare qualche volta ad Hiroshima. Ci andro' di sicuro. Sono brave persone. Ci sentiamo piu tardi amore mio. Un bacione...di quante cose mi piacerebbe parlare con te..Volevo chiamarti..mi avrebbe fatto infinito piacere sentire la tua voce ma ora tu probabilmente dormi e non voglio essere io il suono distorto che interrompe d'improvviso i tuoi sogni. Queste le paranoie di cui parlavo, amore mio. Non permetterti mai piu di sottovalutare quello che TU (e dico TU) rappresenti per me...



Understanding a brain by creating a brain....


se non riesci a capire a fondo quello che la natura ha creato perchè troppo lontano dalla umana comprensione, allora prova ad imitare la natura, a cercare di costruire quello che vedi e non capisci e probabilmente incontrerai la verità prima di quanto tu creda....


Se l' amore e le regole che ne stanno alla base sfuggono al tuo intelletto stretto e piatto, allora prova ad innamorarti e capirai prima di quanto tu creda di cosa si tratta....credo, mi piace come modo di affrontare tutto cio che sfugge al nostro scibile.

...lei rifletteva la mia tristezza...