So che un braccio dopo l’altro
porterò a destinazione
questo corpo calpestato
dalle tue rigide mancanze.
Ho attraversato giorni
da diluvio universale,
ora so scivolare sull’acqua...
è una questione orizzontale.
Scivolerò sui tuoi rimpianti
mai pianti con me.
Scivolerò, ma il tuo amore dov’ era?
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro non ceda.
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro mi segua.
La ruota davanti m’implora
di non insistere con la pressione.
Il cuore sul manubrio
sembra pronto a decollare.
Hai trasformato pianure
in salite devastanti,
ora tornerò a sognare
coi miei occhi scintillanti.
Aumento la distanza,
il vantaggio su di te
e non aspetto che qualcun altro provveda.
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro non ceda.
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro mi segua.
I piedi toccano terra,
comincerà la resurrezione.
E’ l’ultima parte di fuga,
vedo la polvere che si solleva.
Fuori da un passato confuso
con dentro l’alibi di una visione,
continuerò la corsa,
ma non sono più preda.
Tengo al minimo il battito,
che il respiro non ceda.
Tengo al minimo il battito,
controllo che il respiro mi segua
Stai perdendomi
e quando accadrà
il demonio del grande rammarico
il tuo girovagare dovrà
fuggire ovunque,
inseguito dalla colpa.
Di quel che sciupasti
ben più sciuperai
fra i timori e l'inettitudine,
e a ogni persa occasione o viltà
la mia fine in te
crescerà come un'onta.
Canta il bene che mi vorresti,
chiusa tra le catene
di un'incomprensibile prigione
che ti opprime.
Canta il nulla che prenderò
dalle folli tue pene,
e non ti è di consolazione sapere
che son figlie anch'esse di me.
Sto guardandoti... Mi senti...lo so
ma non serve a farmi raggiungere
da un afflato di umanità.
E apatia mi dai, anelando alla dolcezza.
Canta...
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